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BorsadelCredito.it, dove le PMI si finanziano con il lending crowdfunding


Il portale che collega la richiesta di credito delle PMI con gli investitori interessanti a una forma di investimento alternativa

Oggi vi proponiamo la nostra intervista al Dott. Antonio Lafiosca, Co-FounderChief Operating Officer di BorsadelCredito.ituno dei portali italiani antesignani del lending crowdfunding nel mondo del credito alle aziende.

1. Che cos'è e come funziona BorsadelCredito.it?
«BorsadelCredito.it è il primo operatore italiano di peer to peer lending per le PMI: collega la richiesta di credito da parte delle piccole e medie imprese – ma anche artigiani, professionisti, commercianti e negozianti – e investitori interessanti a una forma di investimento alternativa. La start-up fintech è nata nell'ottobre 2013 come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende, aprendo nel settembre 2015 il canale del P2P lending come primo operatore per le aziende in Italia, in qualità di Istituto di pagamento autorizzato da Banca d'Italia. BorsadelCredito.it vanta oggi più di 15.000 imprese clienti provenienti da tutta Italia, oltre 2.000 prestatori e oltre 14 milioni di Euro finanziati».

2. Chi sono i fondatori di BorsadelCredito.it e come è composto il team?
«BorsadelCredito.it è stata fondata da Alessandro Andreozzi, Ivan Pellegrini e Antonio Lafiosca. Vengono da una esperienza pluriennale nel settore del credito alle imprese come consulenti di direzione presso le principali banche italiane, dove si sono occupati di grandi progetti di trasformazione organizzativa.
Il team di BorsadelCredito.it è formato da giovani professionisti, nativi digitali, con esperienza nell'ambito bancario e finanziario, che hanno deciso di dare una forte spinta innovativa al mondo del credito».

3. Come funziona il lending crowdfunding e come lo interpretate all'interno di BorsadelCredito.it?
«Le piattaforme di lending crowdfunding permettono di far incontrare soggetti in cerca di fondi ed investitori in ricerca di rendimenti. Nel caso di BorsadelCredito.it, si tratta di collegare la richiesta di credito da parte delle PMI e micro-imprese con gli investitori interessanti a una forma di investimento alternativa. Il taglio medio di un finanziamento su BorsadelCredito.it è di 50.000 Euro, ma sono in crescita le operazioni che superano i 100.000 Euro. La registrazione su BorsadelCredito.it avviene attraverso un processo completamente digitale che richiede all'incirca 5 minuti. L'istruttoria creditizia avviene in 24 ore, grazie agli algoritmi di scoring sviluppati da BorsadelCredito.it, che integrano informazioni quali-quantitative e andamentali-reputazionali che consentono una verifica approfondita in tempi brevi. Trascorso questo periodo e ottenuta delibera positiva, l'azienda richiedente ottiene il prestito in 2 giorni lavorativi. La piattaforma adotta un sistema fortemente vigilato in quanto si occupa di curare gli adempimenti relativi alle leggi antiriciclaggio e antiterrorismo. Il prestito con BorsadelCredito.it è un investimento finanziario redditizio (rendimenti medi sono del 5%) e a basso rischio, in quanto consente una diversificazione estrema del portafoglio, fornisce una valutazione dettagliata delle controparti ed un meccanismo di protezione ('assicurazione')».

4. Quale è lo scenario giuridico italiano di riferimento? Quali pensate potranno essere le future evoluzioni normative del settore?
«La sola normativa che oggi regola il nostro settore è la sezione IX delle nuove norme sulla raccolta del risparmio da parte dei soggetti non bancari, definito 'Social Lending'. Qui il social lending è definito come "uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto". Oggi le piattaforme possono operare se sono istituto di pagamento ex art. 114 TUB, intermediario finanziario ex art. 106 TUB o istituto di credito. E possono fare da intermediari nelle trattative personalizzate tra imprenditori e singoli finanziatori. Tuttavia nelle disposizioni, approvate lo scorso novembre, c'è specificato poco altro. Noi pensiamo che la mancanza di una normativa organica non possa durare a lungo, visti anche i ritmi di crescita del mercato: una più spiccata chiarezza e completezza nella normativa faranno certamente da propulsore per una maggiore conoscenza e autorevolezza del mercato della finanza alternativa».

5. Come è composto l'ambiente competitivo del lending crowdfunding in Italia?
«Il lending crowdfunding in Italia è cresciuto in maniera esponenziale: BorsadelCredito.it è stato il pioniere in Italia e fino al 2016 l'unico operatore del settore PMI. Stando ai numeri dell'Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano*, oggi le piattaforme in ambito consumer sono diventate 6, tre in più dell'anno prima, e sono salite a tre in ambito business. Secondo i dati di P2P Lending Italia, aggiornati a luglio, le risorse finora raccolte attraverso i portali ammontano a 161,2 milioni di Euro: di questo totale, 86 milioni sono stati erogati a imprese. Il flusso degli ultimi 6 mesi è stato pari a 66,7 milioni e ha determinato una crescita sostanziale del mercato».

6. Quale è l'opinione di BorsadelCredito.it sullo stato attuale del crowdfunding e del lending crowdfunding più nello specifico?
«Per far volare il lending italiano servono una normativa più organica, una fiscalità più equa, più investitori (istituzionali e pubblici) e la cooperazione con pubblico e banche. Basti pensare che il marketplace lending italiano ha un mercato potenziale da almeno 50 miliardi di Euro (a tanto ammontano le esigenze di credito delle nostre PMI a cui le banche non riescono a far fronte secondo KPMG): immaginiamo solo quanto potrebbe crescere e in che misura potrebbe contribuire al finanziamento delle imprese il segmento del lending crowdfunding se si facessero i passi necessari.
La tassazione ad aliquota marginale, ad esempio, è fortemente penalizzante. In UK, per fare un confronto con il luogo da cui il P2P lending è nato, esso è una classe di investimento a tassazione zero sui redditi che produce. Inoltre, servono più investitori: le piattaforme come BorsadelCredito.it sono le candidate ideali a ospitare fondi di direct lending, ovvero fondi che eroghino credito all'economia reale e che siano investibili anche da investitori istituzionali. La nostra piattaforma è pronta a partire e lo farà nella seconda metà del 2017. Infine, la cooperazione con le banche: In Italia se ne inizia a parlare, ma non ci sono ancora casi concreti di collaborazione P2P lending e banca. Al contrario, negli Usa, il 72% delle banche locali pianifica qualche forma di cooperazione con in FinTech e in Gran Bretagna è stato approvato un referral scheme che prevede che ogni richiesta di finanziamento fatta da una PMi e non gestita dalla banca debba essere segnalata alle piattaforme che possono offrire un servizio alternativo. Anche in questo caso, il legislatore ha in mano le chiavi per stimolare il mercato».

7. Informazioni su BorsadelCredito.it.
«BorsadelCredito.it è il primo operatore italiano di peer to peer lending per le PMI.
Specializzata nel credito alle micro, piccole e medie imprese, BorsadelCredito.it vanta oggi più di 15.000 imprese clienti provenienti da tutta Italia, oltre 2.000 prestatori e oltre 13 milioni di Euro finanziati. La start-up fintech è nata nell'ottobre 2013 come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende, aprendo nel settembre 2015 il canale del P2P lending come primo operatore per le aziende in Italia, in qualità di Istituto di pagamento autorizzato da Banca d'Italia. BorsadelCredito.it è gestita da un gruppo societario, la cui Holding è la Business Innovation Lab S.p.A., che controlla al 100% altre due società: Mo.Net S.p.A. con socio unico (società iscritta all'albo degli istituti di pagamento ex art. 114-septies del T.U.B con il codice 36058.6), la società del gruppo autorizzata a svolgere i servizi di social lending, attraverso cui gli utenti possono prestarsi il denaro e restituirlo a rate».

Per maggiori informazioni si rimanda al sito www.borsadelcredito.it

* Secondo i dati di Crowdfunding Cloud le piattaforme italiane di tutti i tipi di social lending al 31/07/2017 sono 12, di cui una attiva anche nel ramo donation-based.



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