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Come funziona il lending crowdfunding?


Gli aspetti principali del social lending

Per comprendere come funziona e come si esplica il lending crowdfunding ci soffermeremo sulla sua definizione, sulla principale normativa applicabile, sui gestori dei portali e sulle campagne.

Definizione. Il social lending crowdfunding o, più semplicemente, lending crowdfunding è un prestito di denaro cd. peer-to-peer. In particolare si fa riferimento alle forme di disintermediazione del prestito, sia per le organizzazioni sia per i privati, in cui può essere prevista la scelta diretta del progetto da finanziarsi. In questa tipologia di operazioni, così come per i normali affidamenti bancari, il mutuatario deve corrispondere un tasso di interesse sulla somma di denaro ottenuta.

Normativa in pillole. Su questa tematica risultano di particolare interesse le parole del Dott. Lafiosca di BorsadelCredito.it, tratte da una nostra recente intervista.
«La sola normativa che oggi regola il nostro settore è la sezione IX delle nuove norme sulla raccolta del risparmio da parte dei soggetti non bancari, definito 'Social Lending'. Qui il social lending è definito come "uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto". Oggi le piattaforme possono operare se sono istituto di pagamento ex art. 114 TUB, intermediario finanziario ex art. 106 TUB o istituto di credito. E possono fare da intermediari nelle trattative personalizzate tra imprenditori e singoli finanziatori».

Gestori dei portali lending-based. I gestori di portali di social lending crowdfunding, in estrema sintesi, sono coloro che: coordinano, amministrano e organizzano piattaforme rappresentati il luogo d'incontro tra finanziatori e richiedenti il prestito; abbinano domande ed offerte di prestiti (a volte senza creare un legame diretto tra prestatore e mutuatario) e, di solito, si occupano anche del recupero crediti e dell'organizzazione dei flussi di pagamento.

Campagna lending-based. Nel caso un'azienda volesse lanciare una campagna di lending crowdfunding, a oggi, i portali italiani a cui fare riferimento (che trattano prestiti non troppo dissimili da quelli bancari) sono: BorsadelCredito.it, Lendix, PrestaCap e Smartika.
Se l'organizzazione che richiede un finanziamento è no-profit o rivolta al sociale (Terzo Settore) allora vi sono due piattaforme dedicate proprio a questo tipo di iniziative: Terzo Valore di Banca Prossima del Gruppo Intesa Sanpaolo e Sociallending.
Le altre piattaforme italiane esistenti per il social lending - BLender, MotusQuo, Prestiamoci, Soisy e Younited Credit - riguardano, invece, prestiti tra privati.
Se, invece, una società avesse bisogno di una diversa tipologia di finanziamento, potrebbe anche valutare di ricorrere all'invoice trading, ossia l'anticipo fatture attraverso meccanismi assimilabili al crowdfunding, su una dei siti attualmente attivi nel nostro Paese.

In conclusione possiamo ricordare che interessanti informazioni sul social lending crowdfunding, oltre che sul nostro sito Internet, sono anche disponibili su P2P Lending Italia.



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