Feedback e Trasparenza

Il meccanismo dei feedback su Internet, negli ultimi tempi, sta diventando una discriminante importantissima per la determinazione della validità ed affidabilità di quello che si trova online - basti pensare al successo di piattaforme come TripAdvisor, Booking, AirBnB e Yelp (o anche Facebook) che fanno delle recensioni un aspetto fondamentale del proprio business. I feedback, infatti, sono sinonimo di maggiore trasperenza, in quanto permettono a tutta la 'folla' del web di conoscere il proprio parere, ad esempio, su un determinato prodotto/servizio.
Nel crowdfunding questo meccanismo si spinge anche oltre consentendo a chi intende supportare una campagna di crowdfunding di vedere le somme versate e, talvolta, anche i nomi dei singoli finanziatori.
In tal senso, nel testo The wisdom of the crowd, l'autore James Surowiecki¹ sostiene che «in un contesto collettivo caratterizzato da diversità di opinioni, indipendenza, decentralizzazione e condivisione delle informazioni le decisioni possono essere più efficienti rispetto a quelle che ogni singolo soggetto potrebbe prendere. Nel crowdfunding l'ipotesi è che eventuali comportamenti opportunistici da parte di chi raccoglie capitale in maniera fraudolenta od opportunistica siano poi 'censurate' dalla folla di Internet, rese pubbliche in tutto il mondo, e quindi sarebbe poi impossibile replicare altri danni»². Ciononostante, purtroppo, il finanziamento dal basso - come tutti i settori economici - non è stato esente da truffe, frodi e scandali.
Questo non deve scoraggiare i potenziali backer, ma deve aiutare ad effettuare un investimento in modo più consapevole e informato, anche perché le vicende che si sono verificate rappresentano avvenimenti eccezionali e circoscritti.

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