L'equity crowdfunding si estende anche alle S.r.l.

Associazione Italiana Equity Crowdfunding, Crowdfunding Buzz, Milano Finanza e Diario Innovazione riportano da qualche giorno una notizia di fondamentale importanza per l'evoluzione del settore dell'equity crowdfunding in Italia. Infatti - citando tali fonti -  con il decreto legge 'manovrina', approvato negli scorsi giorni dal Governo, la possibilità di ricorrere all'equity crowdfunding dovrebbe essere estesa anche alle PMI costituite sottoforma di Società a responsabilità limitata (S.r.l.).
Con questo provvedimento il Governo mira, quindi, a derogare l'art. 59, ai commi 1, 2 e 3, del Codice Civile, consentendo a tutte le PMI di finanziarsi con l'equity-based crowdfunding. In tal senso, fino a oggi, le norme in vigore consentivano l'accesso all'equity crowdfunding solamente alle società costituite nella forma di start-up innovative, PMI innovative, organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e società che investono prevalentemente in start-up/PMI innovative ed anche alle PMI costituite nella forma di S.p.A. (possibilità introdotta solo di recente con la Legge di Stabilità del 2017)
L'indirizzo scelto dal Governo dovrebbe, quindi, allargare notevolmente la platea di società autorizzate a finanziarsi tramite lo strumento dell'equity crowdfunding dal momento che buona parte del tessuto imprenditoriale italiano è costituito da piccole e medie imprese nella forma di S.r.l.. Il sito Crowdfunding Buzz sottolinea come tale provvedimento non andrà però a modificare alcuni dei vantaggi di cui godono realtà come le start-up e le PMI innovative, ossia - ad esempio - la detrazione delle imposte del 30% dell'investimento, l'esenzione fiscale del work for equity per le start-up innovative e l'accesso ai fondi di garanzia.
Sino alla conferma definitiva tutta sezione del nostro sito dedicata alla normativa italiana dell'equity crowdfunding non verrà modificata.