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Flave, box gourmet a domicilio


La start-up con i prodotti degli Chef stellati pronta a lanciare una campagna di crowdfunding

Oggi vi presentiamo la start-up Flave, una interessante realtà emergente nel panorama del food & beverage che coinvolge nel suo modello di business gli Chef stellati. Abbiamo avuto l'occasione di intervistare tutto il team, che - in esclusiva assoluta - ci ha informato del prossimo progetto di Flave: il lancio di una campagna di reward crowdfunding, nel mese di novembre.

1. Che cos'è e come funziona Flave?
«Flave è una azienda del settore food, attiva principalmente online, con base a Losanna, in Svizzera. Il modello di business consiste nel creare esperienze gourmet grazie a delle box realizzate in collaborazione agli Chef emergenti più interessanti del mondo, che vengono inviate mensilmente. L'obiettivo del progetto è far scoprire prodotti di qualità superiore ed utensili che normalmente non si trovano nelle cucine di casa.
Abbiamo deciso di lanciare Flave perché abbiamo assistito ad un cambiamento drastico nella percezione dell'immagine dello Chef negli ultimi 10 anni. Prima erano considerati come artigiani, che dovevano sottostare a norme di ferro per essere considerati 'high-end'. Al contrario, oggi sono percepiti come artisti liberi di esprimere la loro interpretazione delle stagionalità.
Questo nuovo paradigma ha permesso la rapida ascesa di programmi televisivi sulla cucina, che - a loro volta - hanno creato un interesse sfrenato per il mondo culinario e, soprattutto, per i prodotti di alta qualità. Sfortunatamente, però, molti Chef non riescono ad esprimere la loro filosofia, essendo bloccati da barriere digitali e fisiche. Flave svolge il ruolo di connettore fra gli Chef e le persone, non solo mandando a queste ultime una selezione di prodotti ogni mese, ma anche condividendo la storia e le ricette dello Chef tramite video. Attuando, quindi, una vera e propria formazione culinaria».

2. Chi sono i fondatori di Flave e come è composto il team?
«Siamo in tre ad aver fondato Falve: Pascal Vilhelmsson, Chris Bader e Giovanni Tuccari. Siamo tutti e tre studenti dell'Ecole Hôtelière de Lausanne, università leader nel campo dell'Hospitality.
Una delle forze del team viene dell'unificazione di una eccellente preparazione accademica, accompagnata da diverse esperienze lavorative dei membri del team. Anche la nostra multiculturalità incide sul modo di lavorare. Infatti, Pascal è di origine svizzero-svedese, anche se ha sempre abitato a Dubai; Chris, dal canto suo, pur avendo sempre vissuto a Singapore, viene da una famiglia svizzero-filippina; infine Giovanni è italo-ungherese ed ha avuto l'opportunità di compiere i suoi studi liceali nel Regno Unito. In questo modo riusciamo ad avere una buona conoscenza dei vari ostacoli legati ad un mercato globalizzato e possiamo altresì beneficiare di un vasto network relazionale.
Il team ha così diviso i suoi compiti. Pascal dirige l'area Operations. La sua esperienza nel Sales Team di Snapshot gli ha permesso di prendere dimestichezza con i sistemi utilizzati per la lettura di user behaviour e big data. Queste competenze sono di grande importanza per Flave, poiché ci consentono di dare un significato alle informazioni che man mano vengono raccolte. Per quanto riguarda Chris, dopo aver curato la fase di espansione in Asia per l'Ecole Hôtelière de Lausanne, ha acquisito una grande familiarità con la comunicazione e la pubblicità, il che lo rende  perfetto per la posizione di CMO (Chief Marketing Officer). Inoltre, la sua vena artistica per la musica si rivede anche nell'utilizzo dei vari canali social, che rappresentano la chiave per connettersi con la 'folla' di Internet. Giovanni, infine, ha un background più variegato nel senso che, dopo aver lavorato come cuoco per lo Chef Carlo Cracco, ha avuto anche esperienze d'ufficio come quella a Londra per Intesa Sanpaolo nel team di Finanza Strutturata. Questa dualità gli permette di prendersi cura sia della parte culinaria sia di quella finanziaria».

3. Come mai avete deciso di lanciare una campagna di crowdfunding? E quale modello avete scelto?
«Abbiamo deciso di lanciare una campagna reward-based per due motivi principali. Innanzitutto vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di capire cosa significa ricevere una box da Flave. In secondo luogo, la nostra intenzione è quella di raccogliere i fondi necessari per sostenere i costi di produzione, di stoccaggio e quelli legali».

4. Quando pensate di lanciare la campagna di crowdfunding e come pensate di relazionarvi con i vostri sostenitori una volta che sarà conclusa?
«Per la campagna di crowdfunding, Flave ha costruito una partnership con lo Chef Francesco Gasbarro, che detiene una Stella Michelin grazie al suo ristorante La Bottega, a Ginevra. L'obiettivo è sostanzialmente quello di creare una box composta da prodotti esclusivamente d'origine Italiana, da inviare in tutt'Europa.
Flave lancerà la campagna su Indiegogo, il cui goal è fissato a € 10.000,00, ad inizio novembre, per essere in grado di recapitare le box in tempo per Natale.
Dopodiché, i nostri sostenitori potranno sottoscrivere l'abbonamento mensile a Flave, già a partire da gennaio-febbraio 2018. Questo darà l'opportunità ai nostri backer di rimanere in contatto con il brand, eliminando le lunghe attese che si possono verificare con le start-up che ricorrono al crowdfunding. Se questo non bastasse, vi anticipiamo che abbiamo anche interessanti nomi di altri Chef per le box del prossimo anno!».

5. Come è composto l'ambiente competitivo del settore in cui opera Flave nel mondo e in Italia*?
«Oggigiorno viviamo in un mondo che sta digitalizzando l'acquisto dei prodotti, specialmente nel campo del food & beverage. In questo momento l'industria sta puntando verso il consumo di prodotti freschi. Negli Stati Uniti abbiamo assistito alla creazione di giganti come Blue Apron o Hello Fresh; mentre in Europa ci sono ancora molte opportunità di crescita per start-up giovani ed innovative nel settore del cooking.
In questo contesto, Flave avvia partnership con gli Chef con l'intento di proporre un servizio mai visto prima. Uno dei nostri obbiettivi è di creare una rete culinaria, mirata ad offrire alle persone interessate ai prodotti di alta qualità un canale per connettersi con i migliori produttori, scelti dai migliori artisti culinari».

6. Quali saranno i prossimi passi di Flave?
«La nostra priorità è quella di concludere la campagna di crowdfunding con successo. Da lì in poi, ci concerteremo sul nostro modello di business dedicandoci a creare box anche con altri Chef. Questo dovrebbe darci la possibilità di creare un inventario abbastanza grande e tale da consentire il nostro ingresso nel mondo dell'e-commerce. Il nostro obbiettivo è infatti quello di poter fornire questi prodotti anche on-demand, dando la possibilità di ricomprare i propri prodotti preferiti.
In aggiunta, stiamo anche pensando di mettere in atto un piano di rilocazione entro giugno 2018, cosi da poter posizione il quartier generale di Flave in una delle grandi capitali europee. Questo ci darà l'opportunità di abbassare i costi, oltre a consentire di posizionarci in un ambiente favorevole ad un più rapido sviluppo di Flave stesso».

7. Informazioni su Flave.
Se volete ricevere ulteriori informazioni e/o rimanere in contatto con Flave, potete inviare una email a helloflave@gmail.com. Potete anche seguire gli sviluppi della start-up tramite i canali social: Facebook e Instagram. Vi consigliamo altresì di vedere il video riportato qui sotto.


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* Si segnala che, in questo settore, in Italia, vi è stata una campagna di grande successo di equity crowdfunding lanciata sul portale CrowdFundMe da parte dell'intraprendente My Cooking Box, una start-up che offre «una box raffinata contenente una ricetta di un piatto italiano con tutti gli ingredienti necessari per realizzarla, nelle giuste dosi».





16/10/2017 - Campagne Reward, Crowdfunding, Indiegogo, Flave, Start-up e PMI, Interviste
Autore: Crowdfunding Cloud


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