Il concetto alla base del
crowdfunding è la
ricompensa1, ovvero il
ritorno che si ottiene in cambio del proprio supporto in una
campagna di raccolta fondi online.
Questa visione - fra l'altro - ricalca la definizione che la Commisione Europea ha dato al fenomeno del finanziamento dal basso: «
La funzionalità base del crowdfunding può essere descritta come una chiamata aperta, realizzata tramite Internet, per la raccolta fondi presso il pubblico a sostegno di iniziative specifiche di piccoli fundraiser. Gli investitori o i prestatori possono dare il proprio contributo attraverso una donazione pura (ricompensa intangibile),
oppure in cambio di una qualche forma di ricompensa a compensazione del rischio finanziario assunto (ricompensa tangibile)»
2.
Sulla base delle differenti
ricompense o
ritorni disponibili è, quindi, possibile identificare le diverse
tipologie di crowdfunding esistenti. Occorre, però, una precisazione: ricompense e ritorni (dall'inglese
'return') vanno anzitutto distinti tra
finanziari e
non finanziari. Nel primo caso ci si riferisce, più propriamente, alla realtà del
crowdinvesting, dove
si ottiene un rendimento sul capitale investito espresso dai flussi di cassa che verranno generati in futuro dai titoli finanziari acquistati3; nel secondo ai modelli di crowdfunding in cui
non vi è una remunerazione del capitale investito. Inoltre, proprio sulla base della della differente classificazione di ricompensa, finanziaria o meno, si determina l'applicazione dell'
IVA alle varie tipologie di crowdfunding.
Fra le forme di crowdfunding
non finanziarie si annoverano le seguenti
tipologie classiche:
reward e
donation. Nel modello
reward, i
sostenitori di una campagna (anche definiti con il termine anglosassone
'backer')
ottengono una ricompensa di natura non finanziaria, come un prodotto o un servizio, in virtù del loro contributo per la realizzazione del progetto stesso4. E' utile sottolineare che, a differenza di quello che si potrebbe pensare, la ricompensa, nel crowdfunding, non riguarda unicamente questo modello propriamente definito reward-based, ma - come ricordato sopra - è connessa a tutte le tipologie di finanziamento collettivo. Per quanto concerne il
donation-based crowdfunding, con esso le
persone donano altruisticamente il proprio denaro, non ricevendo - in cambio - alcuna ricompensa o, al massimo, ricompense simboliche, spesso intangibili. Dunque, in generale, quando vi è una
ricompensa immateriale si parla di donation, quando è tangibile di reward.
Al contrario, le forme di
crowdfunding finanziario, che riconoscono ai backer un ritorno sul capitale investito, sono le seguenti:
equity,
social lending5,
invoice trading e
royalty. Nella raccolta di capitali
equity-based si investe in azioni o quote di una società, dunque «
la ricompensa è rappresentata dai diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell'impresa»
6. Il
social lending, invece, riguardando
prestiti online,
offre come ritorno per gli investitori il pagamento degli interessi sul capitale imprestato che avviene, solitamente, a rate. Nell'
invoice trading7 - che consiste nell'
anticipo di fatture online - i
finanziatori ottengono una remunerazione pari alla differenza tra il valore di liquidazione della fattura ed il prezzo di acquisto della stessa. Nel
royalty crowdfunding
la ricompensa coincide con le royalties - ossia con una quota parte dei profitti - che il progetto finanziato pagherà in futuro ai backer, in base al rispettivo apporto economico.
In definitiva,
solamente il modello reward-based offre - effettivamente -
una ricompensa tangibile, ossia materiale. Al contrario
in tutte le altre forme di crowdfunding la ricompensa è intangibile, vale a dire immateriale
7. Infatti nel modello donation è puramente simbolica, mentre in tutte le altre tipologie di crowdinvesting si acquistano titoli finanziari che - con l'avvento di Internet - sono dematerializzati.
Esistono anche due casi molto particolari legati alle ricompense nel crowdfunding, che vi invitiamo ad approfondire nell'
apposita box.
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1. La disamina della questione fa riferimento al documento EUROPEAN COMMISSION - VALUE ADDED TAX COMMITTEE, VAT Treatment of Crowdfunding, Working Paper No. 836, European Commission, 2015. Si tratta di un file scaricabile gratuitamente senza iscrizione sul sito della Commissione Europea e per questo motivo, a fini divulgativi, è stato riportato nella pagina dedicata all'IVA.
2. COMMISSIONE EUROPEA, Impact Assessment accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on European Crowdfunding Service Providers (ECSP) for Business and Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2014/65/EU on markets financial instruments, COMMISSIONE EUROPEA, 2018, cit., p. 7.
3. COMMISSIONE EUROPEA, Impact Assessment accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on European Crowdfunding Service Providers (ECSP) for Business and Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2014/65/EU on markets financial instruments, COMMISSIONE EUROPEA, 2018, pp. 10 ss..
4. EUROPEAN COMMISSION - VALUE ADDED TAX COMMITTEE, VAT Treatment of Crowdfunding, Working Paper No. 836, European Commission, 2015, pp. 3 ss.. Si tratta di un file scaricabile gratuitamente senza iscrizione sul sito della Commissione Europea e per questo motivo, a fini divulgativi, è stato riportato nella pagina dedicata all'IVA.
5. Il modello social lending è trattato a parte dal crowdinvesting nel documento EUROPEAN COMMISSION - VALUE ADDED TAX COMMITTEE, VAT Treatment of Crowdfunding, Working Paper No. 836, European Commission, 2015 (trattandosi di un file scaricabile gratuitamente senza iscrizione sul sito della Commissione Europea e per questo motivo, a fini divulgativi, è stato riportato nella pagina dedicata all'IVA). Ai fini di questa disamina sulle 'ricompense' nel crowdfunding è possibile inserirlo nella trattazione, generica, dei modelli di crowdfunding che offrono un ritorno sul capitale investito.
6. La citazione fa riferimento a M. TENCALLA, Equity Crowdfunding per tutte le PMI con la Legge di Bilancio 2017: aspetti tributari, Rivista di Diritto Tributario, 03/03/2017.
7. L'invocie trading non era considerato nel documento EUROPEAN COMMISSION - VALUE ADDED TAX COMMITTEE, VAT Treatment of Crowdfunding, Working Paper No. 836, European Commission, 2015 (trattandosi di un file scaricabile gratuitamente senza iscrizione sul sito della Commissione Europea e per questo motivo, a fini divulgativi, è stato riportato nella pagina dedicata all'IVA). Tuttavia riteniamo opportuno inserirlo in questa trattazione, in quanto rientra - a pieno titolo - fra i modelli di crowdinvesting. Un approfondimento sul tema è disponibile in POLITECNICO DI MILANO, 2° Report italiano sul CrowdInvesting, Politecnico di Milano - School of Management, 2017, pp. 7 ss.. Si tratta di un file scaricabile gratuitamente senza iscrizione sul sito Osservatori Entrepreneurship & Finance del Politecnico di Milano e per questo motivo, a fini divulgativi, è stato riportato nella pagina in cui si disaminano i dati del crowdfunding aggiornati al 2017.
8. Ulteriori dettagli sui modelli tangibili e intangibili di crowdfunding sono disponibili in COMMISSIONE EUROPEA, Impact Assessment accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on European Crowdfunding Service Providers (ECSP) for Business and Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2014/65/EU on markets financial instruments, COMMISSIONE EUROPEA, 2018, pp. 9 ss..