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Informazioni generali sulle campagne


Cosa bisogna sapere sulle campagne di crowdfunding

Una campagna di crowdfunding consiste in un campagna di raccolta di denaro online, con cui chi ha un'idea o un progetto lo propone alla folla di Internet.

La campagne hanno una determinata durata nel tempo stabilita a priori (ad esempio, un mese, quattro mesi e così via) e dopo la data di scadenza si concludono e non è più possibile finanziarle (fatto salvo per il caso del crowdfunding ricorrente). In genere, poi, le campagne sono costituite da una serie di passaggi. Il primo step consiste nella redazione di un business plan dell'idea e/o del progetto. Dopodiché, o anche contestualmente, vi è la scelta della piattaforma e la contestuale iscrizione (che spesso richiede il rispetto di requisiti specifici, che variano in base alla tipologia di crowdfunding ed alla piattaforma prescelta). Infine vi è il lancio della campagna - in una delle modalità disponibili, All-or-nothing (Tutto o niente), Keep-it-all (Prendi tutto), All-and-More (Tutto e di più), Step-by-step (Passo dopo passo) o Ricorrente, sulla base del portale di crowdfunding scelto - che deve, poi, essere accompagnato da una forte promozione sui social network

Per quanto attiene alle caratteristiche specifiche di una campagna si può ricordare quanto segue. Anzitutto, in genere, solo alcune piattaforme1 accettano tutte le campagne proposte, mentre altre - invece - preferiscono selezionarle sulla base di criteri prestabiliti (come la fattibilità o il background del progetto). Quando un'idea viene, rispettivamente, caricata o accettata, al progettista viene richiesto di stabilire l'ammontare minimo da raccogliere ed il periodo di validità della campagna (ad esempio, un mese, quattro mesi e così via). In genere viene anche consigliata la realizzazione di un pitch, ossia di un breve video promozionale che descrive il progetto e le sue potenzialità. A volte il pitch viene sostituito da sole immagini esplicative. Spesso le piattaforme suggeriscono ai progettisti di informare, di tanto in tanto, i propri sostenitori attraverso notizie e post anche tramite i social network. Alla fine di una campagna, progettisti e sostenitori si tengono - di solito - in contatto tramite la piattaforma di crowdfunding.

Qualora una campagna superi l'ammontare di raccolta richiesto in modo significativo si parla di overfunding.

A oggi, in Italia, soprattutto nel reward e nel donation crowdfunding, «si entra a costo zero ed è rarissimo vedere [...] un progetto di crowdfunding che ha alle spalle tutto quel lavorio che c'è dietro ad una campagna in stile Kickstarter»2 (ovvero paragonabile agli standard americani). «Se il livello di investimento di ingesso è zero è evidente che non si possono ottenere gli stessi risultati degli Stati Uniti. Alla fine il crowdfunding è all'interno delle leggi del mercatose si investe, si ottiene; se non si investe, si ottiene zero o comunque molto meno»3.
«Quando una campagna italiana prende € 10.000,00 è un ottimo risultato considerando che (come si diceva) l'investimento per ottenerlo - in generale - è stato zero. Questo aspetto, però, sta cambiando perché sempre più spesso stanno arrivando campagne più strutturate rispetto al passato; ma sono comunque una percentuale minima. Su Kickstarer il 90% (se non forse il 100%) delle campagne è strutturata, in Italia la percentuale è tra l'1 ed il 3%»4.
«Non è una critica. Il fatto che si abbattano le barriere e le persone con un minimo di investimento possano fare una raccolta, per me è democratizzante. Le aspettative però devono rimanere quelle che sono: a fronte di un investimento molto basso, non si può pretendere di avere una raccolta molto alta»5.

Giova infine ricordare che interessanti ed utili informazioni sulle campagne di crowdfunding sono disponibili negli ultimi capitoli all'interno di I. PAIS-P. PERETTI-C. SPINELLI, Crowdfunding. La via collaborativa all'imprenditorialità, Egea, 2014. Gli interessati possono anche trovare utili ed interessanti consigli e suggerimenti per le campagne nella nostra apposita sezione dedicata.



_________________

1. La ricerca a cui ci si riferisce è la seguente: A. DELIVORIAS, Crowdfunding in Europe. Introduction and state of play, European Parliamentary Research Service (ERPS), 2017, pp. 3 ss. Il documento è scaricabile dal sito dell'European Crowdfunding Network. Trattandosi di un file gratuito e accessibile senza necessità di registrazione al sito è stato riportato al fondo di questa pagina.
2., 3., 4. e 5. La citazione è tratta dall'intervista esclusiva che Angelo Rindone, fondatore di Produzioni dal Basso, ci ha rilasciato: CROWDFUNDING CLOUD, Crowdfunding, semplicemente 'produzioni dal basso'. Intervista a Angelo Rindone, www.crowd-funding.cloud, 07/11/2018.





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