1. Che cos'è e come funziona Rete del Dono?
«
Rete del Dono è una
piattaforma di crowdfunding donation-based e personal fundraising che raccoglie donazioni a favore di progetti d'utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit. Non solo, la piattaforma
offre all'individuo, sostenitore di una buona causa,
l'opportunità di fare una vera e propria 'colletta online' (
personal fundraising),
invitando parenti e amici a donare a sostegno della buona causa in cui crede».
2. Chi sono i fondatori di Rete del Dono e come è composto il team?
«
Anna Maria Siccardi ed io,
Valeria Vitali, siamo le
fondatrice della piattaforma.
Rete del Dono nasce nel 2011 con una vocazione running, correre per fare del bene raccogliendo fondi da destinare a progetti senza scopo di lucro. Ci aveva appassionato l'esperienza di
Justgiving che offre a qualsiasi individuo la possibilità di farsi portavoce di una buona causa raccogliendo fondi per sostenerne la mission o un progetto
ad hoc. Non solo, ciò che si ha davvero affascinato è la
sinergia sport e solidarietà,
proporre a uno sportivo di affiancare alla sua sfida - correre la maratona -
quella solidale - raccogliere fondi.
Ancora oggi, gli eventi sportivi sono a tutti gli effetti un'importante driver della raccolta fondi di Rete del dono e trainano circa il 50% del raccolto. Rete del Dono è partner dei più grandi eventi italiani di running, tra cui
Milano Marathon,
Venice Marathon e
Maratona di Roma.
Il nostro team è composto da un'unità che segue gli eventi sportivi e la cultura, una risorsa che si occupa di crowdfunding tout court e una dedicata ai nostri amati personal fundraiser. Sul fronte back office abbiamo invece una persona che segue lo sviluppo della piattaforma. Anna ed io siamo concentrate sulla strategia della piattaforma».
3. Come funziona il donation crowdfunding e come lo interpretate all'interno di Rete del Dono?
«Fare
crowdfunding donation-based significa
raccogliere fondi per progetti di solidarietà o a beneficio della comunità. La peculiarità della nostra
piattaforma è proprio quella di dare spazio solo ed esclusivamente a
iniziative non profit. La formula che abbiamo adottato è quella del
Keep-It-All (
prendi tutto) perché
lavoriamo costantemente con realtà consapevoli di cosa significhi fare raccolta fondi ed abili nel recuperare i fondi mancanti anche attraverso altri canali di raccolta fondi. Non solo ciò che ci differenzia è il
'personal fundraising', ovvero Rete del Dono offre a qualsiasi individuo sostenitore di una buona causa la possibilità di
spendersi in prima persona raccogliendo fondi per la sua causa del cuore».
4. In base ai dati di Starteed, Rete del Dono è il portale rivolto unicamente al donation crowdfunding che ha raccolto di più: quasi 5 milioni di Euro dal lancio nel 2011, di cui un quinto nel solo 2017. In tal senso, cosa ne pensa Rete del Dono dei risultati del crowdfunding italiano e quale è l'opinione di Rete del Dono sullo stato attuale e sull'ambiente competitivo del crowdfunding e del donation crowdfunding più nello specifico?
«Una precisazione. Questi dati risalgono a
novembre 2017. Ci tengo a precisare che nel mentre Rete del Dono è cresciuta. Dalla nascita nel settembre 2011
ad oggi sono state effettuate circa 100.000 donazioni per oltre 6 milioni di Euro di fondi raccolti.
Questo grande traguardo è frutto del costante impegno di personal fundraiser - ovvero individui che si impegnano personalmente a raccogliere fondi per una buona causa (circa 6.000) -
e donatori, ma anche del prezioso supporto delle oltre 1.600 organizzazioni non profit beneficiarie della raccolta.
Il dato del 2017 è molto significativo in quanto è la dimostrazione che il mercato del crowdfunding si sta consolidando, non solo per Rete del Dono, ma anche
per tutto il mercato del crowdfunding italiano. Più consapevolezza di cosa significhi fare crowdfunding, maggior competenza e presidio del web quale canale strategico per promuovere e dare la giusta visibilità alla campagna di raccolta fondi. Oggi la maggior parte delle organizzazioni è consapevole che fare crowdfunding implica strategia e meticolosa pianificazione delle diverse fasi della
campagna, non basta mettere online la campagna».
5. Di recente è stato pubblicato il testo 'Crowdfunding e personal fundraising: la nuova frontiera del dono', che ti vede come co-autrice assieme a Anna Maria Siccardi. Di cosa tratta il libro e quanto ha pesato la tua esperienza in Rete del Dono nella sua redazione?
«Anche in Italia il
crowdfunding si sta consolidando quale strumento di finanziamento e aggregazione di fondi a sostegno di progetti individuali, imprenditoriali, sociali o culturali.
Questo volume è frutto di 6 anni di studio, innovazione, ma soprattutto esperienza sul campo, che ci hanno permesso di formalizzare le buone pratiche per la progettazione di solide campagne di crowdfunding donation-based.
Non solo. Il testo offre anche un affondo sulla pratica del personal fundraising, una derivazione del crowdfunding che permette a un individuo o a un'azienda, sostenitore di una buona causa, di attivare una campagna personale di raccolta fondi.
C'è anche
spazio per un'analisi approfondita sui dati statistici raccolti sulla piattaforma, da cui emergono riflessioni sulla relazione tra cultura del dono e crowdfunding, oltre a spunti e suggerimenti per stimolare la crescita della raccolta fondi online nel settore non profit».
7. Informazioni su Rete del Dono.
Rete del Dono, piattaforma leader in Italia di crowdfunding donation-based e personal fundraising, nasce nel maggio del 2011 come iniziativa imprenditoriale di Anna Siccardi e Valeria Vitali. Ad oggi ha raccolto oltre 6 milioni di Euro di donazioni, coinvolgendo più di 5.000 personal fundraiser, quasi 100 mila donatori e sostenendo circa 1.500 progetti non profit.